Nuovo Auditorium
Acilia-Dragona (Roma), 2012
L’idea di progetto si basa sul pensare la costruzione dell’Auditorium di Acilia come una grande occasione di qualificazione di tutta l’area che gli gravita attorno. Si è pensato, infatti, ad un progetto di paesaggio urbano dove l’Auditorium ne è il fulcro catalizzatore principale di occasioni di aggregazione. Un parco per il tempo libero per la cultura e per l’arte. Il nuovo Auditorium si pone nel lotto A generando una piazza a quota 0 sul lato nord-ovest, in stretta relazione alla porzione di parco derivata dalla riqualificazione dell’area a verde del lotto B e creando una tettonica con un sistema di percorsi e piazzette ad una quota rialzata (copertura al parcheggio a livello 0 e all’area carico-scarico), sul lato nord-est. Da qui sarà possibile accedere direttamente ad una serie di servizi interni alla struttura ma fruibili anche indipendentemente, per il quartiere legati alla musica integrati nel sistema Auditorium e al parco adiacente che ha come testata naturale la biblioteca. Viali alberati ciclo-pedonali sono pensati lungo Via Saponara e Via Lilloni. L’atrio dell’Auditorium sarà accessibile dalla piazza, ed in stretto collegamento con il foyer, la caffetteria, la biglietteria e l’ingresso alla sala per i concerti (530 posti a livello 0); da questo ambiente tramite un’ampia scalinata e ascensori sarà possibile accedere al livello galleria (170 posti) da dove si potrà poi uscire verso l’esterno tramite rampe esterne e le due scalinate laterali che avvolgono l’edificio. I parcheggi sono su due livelli, di cui uno più piccolo a livello 0 posto sotto la piazza rialzata ed uno accessibile da rampe, scale ed ascensori posto a livello -1. L’edificio è attaccato a terra ed al contesto da un ampio peristilio, un filtro tra interno ed esterno capace di coprire anche la parte esterna della caffetteria e le scale esterne ma anche di ricercare un effetto di bellezza classica non alla moda pienamente immersa nella contemporaneità dell’oggi. L’involucro è interamente vetrato, nella parte di ingresso in trasparenza, sui lati invece, usato come rivestimento della struttura massiva dell’edificio. La copertura è pensata come un lama sottile metallica che si adagia su pilotis di cemento prefabbricato bianco.
Acustica della Sala. Partendo da un involucro massivo che confina la sala garantendo un ottimo isolamento acustico basato sulla massività degli strati e sul loro accoppiamento in spessori diversi con interposizione di materiale elastico fonoassorbente (parete composta), si è scelto di rivestire internamente tutte le superfici verticali e il soffitto, con delle placche appese, dalle caratteristiche fonoassorbenti / diffondenti differenti secondo il posizionamento. In particolare negli angoli posteriori della sala si è ritenuto necessario, a seguito di simulazioni software, di installare delle “bass traps”, particolari strutture in grado di smorzare le onde sonore alle basse frequenze (tra i 31,5 Hz e i 125 Hz) a favore di Chiarezza e Definizione. I pannelli appesi in corrispondenza del palcoscenico sono dei tipici pannelli diffondenti, adatti a “spingere” il suono generato sulla scena verso il pubblico più lontano. Ai lati del palcoscenico sono previsti dei tendaggi pesanti con capacità fonoassorbenti alle medio-basse frequenze, tali da smorzare all’origine questa tipologia di onde, tipicamente dannose per l’intelligibilità della musica orchestrale da parte dei musicisti. I pannelli lungo le pareti verticali e a soffitto conformano il volume della sala in modo da ottenere una geometria ideale, che ad una verifica geometrica consente di collocare il tempo di ritardo iniziale (ITDG) per ogni punto della sala, al di sotto dei 25 ms. Il palco, atto ad ospitare circa 100 musicisti più coro, ha un rivestimento a pavimento in legno di pino su tavolato in pannelli multistrato di pioppo. Il pavimento delle gradinate è un parquet in ciliegio su cui spiccano le poltrone rosse degli spettatori. I pannelli adottati per il rivestimento del soffitto in zona platea sono costituiti da un sandwich scanalato a forma di pettine secondo un modulo derivato dallo studio della diffusione del suono. I pannelli sono caratterizzati dall’utilizzo di materiale forex bianco dello spessore di mm 3 ultraleggero, e il legno in essenza di rovere dello spessore di cm 4, che risolvono, grazie alle loro caratteristiche cromatiche e fisiche, il problema acustico e dell’immagine architettonica complessiva. Le fessure risultanti tra i vari pannelli a soffitto sono impiegate per l’inserimento di corpi illuminanti sotto forma si strip luminose realizzate in led, che conferiscono alla sala un’illuminazione diffusa e accogliente.