Riqualificazione Urbanistica Piazza Kennedy
Ravenna, 2010
Analisi e concetto. Piazza Kennedy oggi è per la sua funzione priva di riferimenti in quanto non è possibile stabilire delle gerarchie prospettiche e quindi in mancanza di punti di riferimento risulta uno spazio illeggibile; è un vuoto urbano, a cui è stato assegnata una funzione in merito alla mobilità ma di fatto risulta un’opportunità non adeguatamente sfruttata per la città, è un luogo privo di vita, un luogo dove non è possibile l’aggregazione tra le persone ma solo volta al loro passaggio; è uno spazio di transito. Da questa analisi nasce l’idea che questo progetto di riqualificazione urbana abbia come obbiettivo la messa a sistema di Piazza Kennedy come elemento fortemente significativo per la città di Ravenna tramite la possibilità di collegare concettualmente Piazza Duomo a Piazza del Popolo mediante un nuovo spazio urbano, creando un percorso senza soluzione di continuità interno al centro storico; questa osmosi avverrà tramite il ri-disegno di un Frammento di città, ricco di potenzialità ed estremamente flessibile nel suo utilizzo perfettamente integrabile con l’attuale sistema viario privato e pubblico implementando i percorsi ciclo pedonali e le dotazioni di verde della città.
Abbiamo disegnato uno spazio urbano che si presta ad una fruizione dinamica che garantisca al contempo delle aree per servizi di base ed una area polivalente. Un’area della città utilizzabile anche nelle ore serali per aumentare le capacità attrattive del centro storico grazie anche alla nuova illuminazione. Ci è sembrato fin da subito che il ricostituire idealmente l’isolato storico fosse un passaggio obbligato per ricreare i presupposti percettivi che hanno generato questa parte di tessuto urbano, senza, però, scartare quello che di buono è stato fatto negli anni successivi la demolizione ovvero il creare una nuova area ricca di funzioni per i cittadini di Ravenna come lo era l’area mercatale. Far emergere le fasce in pietra esistenti nella lettura della piazza rappresenta un modo per testimoniare un passato sul quale la nuova piazza andrà a sovrapporsi, stratificandosi e partecipando così al divenire della città, nel corso del suo tempo. Un luogo dove fermarsi.
La filosofia di Progetto. Con questo progetto intendiamo “monumentalizzare” questa piazza attribuendogli un nuovo significato tramite la creazione al suo interno di un asse di riferimento che è quello che unisce idealmente Palazzo Rasponi dalle Teste e Palazzo Rasponi Murat. La nuova piazza è pensata come un sistema organico di due funzioni di cui una dedicata alla sosta ed all’incontro, costituita dalle due fasce laterali, ed un’altra, centrale, vista come uno spazio polivalente; nella fascia lungo la via D’Azeglio sono inseriti vari servizi come il supporto alla mobilità pubblica e un’isola ecologica interrata.
Una percezione variabile. Questa nuovo Frammento urbano di Ravenna avrà due anime sensibili di cui una monumentale e permanente e l’altra cangiante e variabile. La storia vista come elemento imprescindibile per ogni gesto fondatore verso il futuro e la temporaneità del contemporaneo nel presente. Suoni e colori variabili, alberi che seguono l’andamento cromatico ed olfattivo delle stagioni e poi la possibilità di un utilizzo variabile della piazza pensato come luogo di aggregazione e come un luogo utile e funzionale.
La piazza sarà arricchita da segni di luce e sottolineature radenti con corpi illuminanti ad incasso di vario tipo; infatti verranno poste in opera delle linee di luce lungo l’asse centrale a completamento delle porzioni mancanti di fasce murarie in pietra chiara ed anche a collegamento delle aree rettangolari tali da creare un grande rettangolo centrale che risulterà lo spazio polivalente della piazza.
LE ISOLE sono un sistema integrato per soddisfare l’esigenza dello stare, per avere delle grandi aiuole di verde con inseriti elementi di seduta ed in alcune di esse verranno inseriti elementi di diffusione sonora e luminosa; avranno un’inclinazione verso il centro della piazza per sottolineare la nuova assialità in senso est-ovest.
Il disegno della pavimentazione individua spazi diversi, aree tematiche, cui corrisponde una diversa tessitura del materiale utilizzato; a ciò si aggiunge uno studio dettagliato degli elementi illuminanti, anch’essi differenziati in funzione delle varie necessità e di uno studio su effetti sonori in particolari aree.