Nel mondo della fotografia, ogni scatto è un racconto. Ogni angolo, ogni ombra, ogni dettaglio catturato dall’'obiettivo diventa una storia visiva.Un edificio, specie se essenziale nelle linee come quello del Pala Todisco, rappresenta l’essenza dell’architettura.L’ispirazione dell’architetto Del Seppia per le linee pulite e il radicamento intellettuale che Massimo ha con il territorio, la sua storia e le sue forme, avvicinano questa struttura all’armonia di strutture che affondano le loro radici nel medioevo.Basti pensare alla pulizia del Camposanto Monumentale di Pisa, di grande ispirazione per il nostro architetto.Il Pala Todisco è una struttura senza orpelli, ed è proprio per questa sua pulizia che l’edificio e il suo orientamento nello spazio, lo rendono unico e protagonista nel territorio.Le due facciate a vetri che guardano rispettivamente l’alba e il tramonto lo rendono un soggetto perfetto da fotografare, per le grandi possibilità che fornisce al fotografo nella valorizzazione delle linee per merito della luce.Il Bianco e Nero è anch’esso una sintesi, come lo è il Pala Todisco. Attraverso il Bianco e Nero il fotografo si concentra solo sulla fonte dell’immagine, cioè la luce. La luce che genera i riflessi, la luce che disegna le ombre, la luce che si affaccia da un cielo nuvoloso di marzo e rende drammatici i colori del cielo.Il bianco e nero offre anche un'opportunità unica per esplorare la dimensione emotiva dell'architettura. Le linee nette e i contrasti marcati creano un'atmosfera intima e suggestiva, permettendo allo spettatore di immergersi completamente nell'essenza dell'edificio. Ogni foto diventa un invito a esplorare, a riflettere e a scoprire.
Nicola Ughi Ph.